Questo è un’altro film che racconta la storia di una bambina prodigiosa, purtroppo, nel 99% dei casi i nostri figli sono ‘normali’ , anzi probabilmente anche un pò scapestrati. Ma questo film a differenza di altri tratta il tema della genitorialità con una delicatezza e sensibilità davvero unici. In seguito alla morte dei suoi genitori la piccola Mary viene affidata allo zio (Chris Evans) che non sa della super intelligenza della bambina e fa di tutto per rendere la vita della bambina serena e felice. Frank ha infatti promesso alla sorella morente, genio della matematica, che avrebbe fatto crescere Mary regalandole una vita normale, anche se avesse dimostrato di essere un genio e non come un topo da laboratorio. La nonna della piccola Mary spinge in modo prepotente la bambina a sfruttare il suo talento iscrivendola alla prestigiosa università dell’Ivy League.
Chris Evans recita magistralmente e riesce a farci sentire l’indecisione e la paura che prova nel non sapere cosa sia meglio per la bambina. Tenera la battuta di Mary che dice riferendosi allo zio: ‘mi ha voluto prima che io fossi intelligente’.
Tuti noi genitori ci troviamo quotidianamente davanti a scelte difficili: costringere i nostri figli a finire l’anno di musica per insegnargli la costanza anche se non ha la minima intenzione di approfondire questa (ex) passione? Far frequentare una scuola d’eccellenza per garantire un’istruzione di alto livello anche se non è portato per lo studio. Ecco, questo film, più che per la storia in se di questa bambina vincente, appassiona per la difficoltà di prendere queste decisioni, di sapere come se si potesse avere una sfera magica, cosa è meglio per la felicità dei nostri figli.