Natalie (Rebel Wilson) è un’architetto di New York e vive sola in un appartamento insieme al suo cane. Spesso si sente invisibile, e anche i colleghi tendono a trattarla da perdente nonostante sia brava nel suo lavoro. Il film inizia con la canzone emblema del film ‘Pretty woman’ e una giovane Natalie che affascinata guarda il film alla tv con la madre che stronca i suoi sogni di ragazzina dicendole che quel tipo di amore non esiste, e che se anche esistesse non toccherebbe di certo a lei. Natalie cerca per tutta la vita di stare lontana dall’amore con la scusa che non le serve un uomo “per completarsi”. Un giorno, però, finisce all’ospedale dopo aver resistito a un tentativo di scippo. E quando si riprende dal trauma, tutto intorno a lei è cambiato: gli uomini la guardano, il mondo profuma di fiori e lavanda, la gente si comporta in modo strano. E’ finita a vivere in una commedia romantica, dove le persone intorno a lei cantano come nei musical e la perfezione è tutta intorno a lei. Ma questa cosa non le piace affatto, abituata com’era a vivere nel grigiore e nella trasparenza più totale. “La vita non è una commedia romantica. Non ne ha i tempi: le battute non arrivano al momento giusto, le cose non succedono quando devono succedere”. L’idea del film è semplice e le battute fulminanti, con qualche momento di humor demenziale. Per chiunque sia cresciuto/a con il mito di Pretty Woman è sicuramente un film da vedere per ‘sdrammatizzare’ la perfezione di Julia Roberts. Molto divertenti i continui richiami a Pretty Woman, stroncati con una certa volgarità dall’attrice che non vuole cedere a quel falso romanticismo. Giocando in modo divertente su tutti i cliché del genere, Non è romantico? ragiona in modo intelligente, ma soprattutto moderno, sulle relazioni, sui rapporti d’amicizia e su un’idea d’amore un po’ old style… a cui se ne preferisce un’altra molto più imperfetta ma reale.